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Data di scadenza e PAO nei cosmetici

Oggi affrontiamo il discorso data di scadenza e PAO nei cosmetici.

Secondo il Regolamento Europeo 1223/2009 entrato in vigore a Luglio 2013, per i cosmetici che hanno la scadenza inferiore ai 30 mesi dalla data di produzione è obbligatorio indicare la data di scadenza che viene stampata nella confezione in formato mese e anno qualche volta accompagnata dal simbolo di una clessidra.

Tale data si riferisce al prodotto conservato correttamente; questo vuol dire che, conservato nel modo giusto, il prodotto mantiene le proprietà e le caratteristiche originali, mantenendo così l’efficacia.

In linea di massima si può continuare ad utilizzare il prodotto, senza particolari conseguenze,  anche oltre la data di scadenza purchè lo stesso non presenti evidenti segni di deterioramento; infatti non è previsto un divieto assoluto di utilizzo dopo tale data. In questi casi però il prodotto potrebbe essere meno efficace.

Diverso è il discorso per i prodotti con durata oltre i 30 mesi dalla data di produzione; si tratta dei cosmetici che, correttamente conservati, hanno una durata che può esse di 32 mesi, di 1 anno o anche di 5 anni… in ogni caso superiore ai 30 mesi. Poichè il deterioramento inizia dall’apertura della confezione in questi casi è indicato il PAO, “Period After Opening”, cioè la validità una volta aperta la confezione. 

PAO_ period_after_opening

E’ un valore facilmente riconoscibile in quanto normalmente è indicato con l’icona di una confezione aperta con un numero seguito da M;  M sta per mesi e il numero indica la quantità di mesi dopo l’apertura della confezione in cui il prodotto mantiene la struttura originale e quindi anche la sua efficacia.

Sia nel caso della data di scadenza che nel PAO l’indicazione si riferisce al prodotto correttamente conservato.

Per ricordare la data di apertura e quindi individuare il PAO un’ idea è quella di segnarla nella confezione. In alternativa nelle confezioni è indicato il Lotto che tramite il quale si può risalire al periodo.

Ma cosa si intende per correttamente conservato? 

La crema inizia a deteriorarsi quando si apre la confezione per la prima volta entrando in contatto con l’aria, portatrice di germi e batteri .

Buona prassi quindi è acquistare prodotti in confezioni integre.

E a casa? La questione è ancor più importante per i cosmetici naturali che essendo privi di conservanti sono più delicati. E’ sufficiente prelevare la crema con mani sporche per alterare il prodotto, indipendentemente dalla data d scadenza.

Lo ripetiamo, in caso di utilizzo dopo la data di scadenza o di prodotto accidentalmente deteriorato non si ha alcuna conseguenza, semplicemente potrebbe perdere un po della sua efficacia.

E ora ecco alcune indicazioni per conservare i nostri prodotti nel migliore dei modi.

  • Conservarli riparati dalla luce che può essere dannosa, soprattutto per quei prodotti che hanno la confezione trasparente.
  • Nei periodi più caldi potrebbe essere utile conservare le creme in frigo. Umidità e calore sono loro acerrimi nemici, in quanto alcune componenti possono variare. Il freddo mantiene i cosmetici intatti più a lungo.
  • Quante volte per la fretta lasciamo il vasetto di crema aperto?! Sbagliato. Chiudere bene la confezione dopo l’utilizzo e ove possibile preferire le confezioni airless che oltre ad essere un risparmio ( permettono di utilizzare la crema fino in fondo) non permettono l’ingresso di aria portatrice di germi e batteri.
  • Lavarsi sempre bene le mani prima di prelevare la crema.

 Il prodotto è ancora efficace?

  • Gli ingredienti si sono divisi: sarà visibile una parte liquida ed una solida separate.
  • L’aspetto è modificato: magari è diventato grumoso o presenta macchie sparse
  • L’odore è modificato e la gradevole profumazione ha lasciato spazio a un cattivo odore.

In questi casi è preferibile evitarne l’utilizzo.

 

 

 

 

Di |2020-05-13T19:51:21+02:00Maggio 13th, 2020|Senza categoria, Eventi e informazione|0 Commenti

Macchie sulla pelle; come contrastarle.

esposizione_al_sole_olimpia_cosmeticsUna donna su tre oltre i quarant’anni le ha, ma possono manifestarsi anche in età più giovani.

Parliamo delle macchie scure che compaiono nella pelle del viso; si tratta essenzialmente del manifestarsi di danni subiti dalla pelle dovuti a diversi motivi, che l’esposizione al sole fa riaffiorare o accentuare.

I danni possono essere stati causati da diversi fattori: esposizione al sole magari senza protezione, uso della pillola anticoncezionale, possono essere dovute a cause ormonali, o essere conseguenza dell’uso di alcuni farmaci.

Quelle dovute all’esposizione al sole sono generalmente scure e tondeggianti, ben definite. Compaiono su viso, dorso delle mani, décolleté. Quelle con origine diversa appaiono più sfumate e dai contorni meno definiti; compaiono su fronte, zigomi, guance e sopra il labbro superiore.

Sebbene non sia semplice ridurle, esistono degli accorgimenti per migliorarle.

  • Una dieta ricca di sostanze antiossidanti, presenti in frutta e verdura di stagione aiuta a contrastare l’azione dei radicali liberi; altrettanto utili sono gli agrumi, ricchi di vitamina C possibilmente colti da poco per mantenere tutta l’azione antiossidante.
  • L’idratazione è fondamentale: per riparare i danni le cellule della pelle  hanno bisogno di acqua, per cui è importante bere molto

L’utilizzo costante di una buona crema viso e di un siero favorisce il processo di riparazione delle cellule.

Per riparare una pelle danneggiata occorre molto tempo; adoperando con costanza le creme giuste e adottando stili di vita e alimentazione sani i primi risultati si vedranno dopo circa 4 mesi.

 

 

Di |2020-05-06T17:40:32+02:00Maggio 6th, 2020|Senza categoria, Salute e bellezza|0 Commenti
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